Procedura A20: come effettuarla correttamente
Le Autorità doganali devono svincolare la merce anche quando i controlli non siano ancora terminati. A stabilirlo è l’Agenzia delle dogane che fornisce alcune importanti linee guida ai funzionari doganali, al fine di garantire maggiore efficienza e rapidità nello svolgimento dei controlli doganali.
Le linee guida sono descritte nella circolare 17 novembre 2023, n. 23/D, dove l’Agenzia delle dogane ha fornito alcuni importanti chiarimenti in relazione ai controlli doganali.
La procedura A20 è una delle procedure doganali italiane previste per lo sdoganamento di merci provenienti da Paesi extra UE, in particolare quando si tratta di importazione in libera pratica con pagamento dei dazi e IVA.
Questa procedura può essere applicata a prodotti e macchinari acquistati da un fornitore extra UE e destinati al mercato italiano (o europeo), e consente l’immissione in libera pratica, cioè la disponibilità dei beni come se fossero già comunitari.
1. Prepara la documentazione necessaria
Dovrai raccogliere ALMENO i seguenti documenti fondamentali:
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Fattura commerciale (con descrizione dettagliata dei beni, valore, condizioni di vendita)
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Packing list (lista di imballaggio con peso, numero colli, ecc.)
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Bill of lading (polizza di carico marittima/aerea/terrestre)
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Certificati di origine (se applicabili)
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Documenti di trasporto
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Eventuali licenze o certificazioni specifiche per il prodotto/macchinario
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Codice TARIC dei beni importati (per la classificazione doganale e la determinazione di dazi e IVA)
2. Classificazione doganale (Codice TARIC)
È essenziale determinare correttamente il codice TARIC (Tariffa Integrata Comunitaria) per i beni che stai importando. Questo codice:
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Serve a determinare il dazio applicabile
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Può indicare restrizioni, licenze, obblighi di conformità (es. marcatura CE)
3. Accesso al sistema informatico doganale (AIDA)
La procedura A20 viene gestita tramite AIDA (Automazione Integrata Dogane Accise). L’operatore doganale, tramite il software doganale (es. Customs Connect, ADM, o software terzi), presenta la dichiarazione doganale elettronica (DAU).
Cosa contiene il DAU (Documento Amministrativo Unico)?
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Dati del dichiarante e dell’importatore
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Dati della merce
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Codice procedura: A20
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Valore in dogana
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Codici fiscali/partite IVA
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Calcolo dazi + IVA
4. Presentazione della dichiarazione doganale (DAU)
Una volta completato il DAU, viene inviato telematicamente all’Agenzia delle Dogane. Il sistema attribuisce un numero di riferimento (MRN) e assegna un canale di controllo:
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Verde: svincolo immediato
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Giallo: controllo documentale
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Rosso: controllo fisico della merce
5. Pagamento dei dazi e dell’IVA
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I dazi doganali vengono calcolati in base al valore della merce, origine e TARIC
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L’IVA all’importazione è applicata al valore doganale + dazio + costi accessori (trasporto, assicurazione, ecc.)
Può essere pagata:
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Al momento dello sdoganamento
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Con contabilità doganale differita (se autorizzati)
6. Svincolo della merce
Una volta completati i controlli e i pagamenti:
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L’Agenzia delle Dogane emette il prospetto di svincolo
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La merce può essere ritirata dal magazzino doganale e utilizzata/venduta liberamente\
Per Macchinari Industriali
Quando si tratta di macchinari industriali, oltre alla normale procedura doganale, ci sono alcuni aspetti e requisiti aggiuntivi che vanno considerati, soprattutto in base al tipo di macchinario, alla sua destinazione e all’uso previsto. Ecco le principali attenzioni da tenere in considerazione:
1. Conformità alle normative europee (Marcatura CE)
Se il macchinario è destinato a essere utilizzato in Europa, deve soddisfare le normative di sicurezza e salute stabilite dall’UE. Per i macchinari industriali, una delle principali direttive è la Direttiva Macchine 2006/42/CE. La marcatura CE è obbligatoria per garantire che il macchinario soddisfi i requisiti di sicurezza e sia idoneo per l’uso sul mercato europeo.
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Cosa devi fare:
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Verifica se il macchinario ha la marcatura CE: se è una macchina nuova, dovrebbe essere fornita dal produttore.
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Se il macchinario è usato, il venditore deve fornire una dichiarazione di conformità CE che certifichi che, pur essendo usato, il macchinario soddisfi i requisiti di sicurezza.
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Se il macchinario proviene da un Paese extra-UE, potrebbe essere necessario farlo certificare da un organismo accreditato prima dell’importazione, per garantirne la conformità.
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2. Documentazione aggiuntiva e certificazioni di conformità
Oltre alla marcatura CE, per i macchinari industriali potrebbero essere richieste altre certificazioni o documenti aggiuntivi:
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Certificato di origine: È utile, soprattutto per determinare la provenienza del macchinario, e può essere necessario per usufruire di preferenze tariffarie in base a trattati internazionali.
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Certificato di ispezione o prova (TEST REPORT DA LABORATORI ACCREDITATI): Alcuni macchinari industriali, come quelli con specifiche tecniche particolari, potrebbero richiedere una certificazione di collaudo rilasciata dal produttore o da un ente accreditato.
3. Verifica del codice doganale e dazi speciali
Come detto prima, la classificazione doganale corretta è cruciale per determinare i dazi e l’IVA, ma è importante anche considerare se esistono dazi particolari per certi tipi di macchinari, ad esempio:
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Agevolazioni fiscali o esenzioni per determinate categorie di macchinari industriali.
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Possibile applicazione di dazi antidumping se il macchinario proviene da Paesi sotto misure di protezione commerciale.
Quindi, è sempre consigliato avere conferma dell’esatta voce tariffaria e fare attenzione a eventuali trattamenti preferenziali derivanti da trattati internazionali (come i Regolamenti di origine preferenziale).
4. Controlli doganali e importazione di macchinari usati
Se il macchinario è usato, l’importazione può richiedere alcune attenzioni aggiuntive:
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Verifica sanitaria e ambientale: Alcuni macchinari usati potrebbero dover essere disinfettati o sanificati per evitare la contaminazione di materiali o sostanze pericolose.
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Ispezioni doganali più rigorose: I macchinari usati potrebbero essere sottoposti a un controllo fisico più approfondito per assicurarsi che non presentino pericoli o rischi per la sicurezza.
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Fattura dettagliata: La fattura deve specificare chiaramente che il macchinario è usato, descrivendo le condizioni di funzionamento e le eventuali modifiche apportate.
Per tutte le altre informazioni non esitare a chiamarci. Lo staff di STUDIODUE SRL è a disposizione.